La sposa di Scanderberg: la diaspora arbereshe
Scheda Artistica
di Ulderico Pesce
con Lara Chiellino, Marianna Ferraro, Roberta Langone, Eleonora Santoro.
“La sposa di Scanderberg” è un testo che mira a rispondere a queste domande: “Come mai in Italia esistono cinquantadue paesi fondati dagli Albanesi a partire dal 1400, come San Costantino Albanese, San Paolo Albanese, Maschito, Barile in Basilicata, o piana degli Albanesi in Sicilia o Frascineto in Calabria? - Come mai gli Albanesi sono arrivati in Italia? Come sono stati accolti dagli italiani?”
Attraverso il ricordo e la narrazione di Andronica, la giovane sposa di Giorgio Castriota Scanderberg, si mira a rappresentare le gesta eroiche del grande condottiero che per circa venticinque anni respinse i violenti attacchi che i Turchi portarono all’Albania con l’intento di aprirsi un varco per conquistare Venezia, l’Italia e l’Europa imponendo così la religione musulmana.
Senz’altro lo scontro etnico religioso narrato, insieme alle Crociate cattoliche contro i musulmani, è il più importante della storia, mai così violenta è stata la guerra tra cristiani e musulmani. La ricerca storica e la messa in scena diventano così un momento fondamentale per la comprensione di quelle che oggi rappresentano le piaghe del nostro pianeta: la guerra tra religioni e la guerra tra etnie.
La piece teatrale inoltre, nell’ambito della ricerca dell’identità storica del territorio lucano, va alla ricerca della storia delle popolazioni albanesi che a partire dal 1400 lasciarono l’Albania per stanziarsi in Basilicata e in altre aree del Sud dell’Italia.
Nello stesso tempo verranno narrate le varie ondate migratorie degli Albanesi in Italia, il loro arrivo, la creazione dei borghi in cui vivere, il rapporto con le popolazioni che già vivevano nell’area, gli usi e le tradizioni culturali che portarono, il rito greco bizantino e l’intreccio culturale che è nato con le culture preesistenti.
Nel testo teatrale si scorge preponderante un altro argomento di attualità e cioè l’integrazione culturale dei due popoli, quello Albanese e quello Italiano, che a partire dal 1400 hanno dato vita ad una convivenza pacifica realizzata in varie parti d’Italia compresa la Basilicata. Questa convivenza è stata realizzata nell’assoluto rispetto della diversità, in scena, a rappresentare l’incontro e la fusione delle culture, è la musica, le note della cifteli, strumento tipico albanese, si sono fuse con quelle delle zampogne e delle surduline lucane. In musica si è realizzato ciò che ancora nella vita civile non si riesce a realizzare.
Vista l’importanza della musica la rappresentazione è arricchita da brani della tradizione musicale arbereshe eseguite dal vivo.
Scheda Tecnica
Regia: Ulderico Pesce
Interpreti: Ulderico Pesce, Lara Chiellino, Marianna Ferraro, Eleonora Santoro; voce Roberta Langone.
Musiche eseguite dal vivo dai VioClaBass
Durata: 70 minuti
Impianti
Luci: 10 proiettori da 1000 w; 2 sagomatori da 1000 w;
Fonica: 2 casse di amplificazione 400 w l’una; 1 lettore cd; 5 microfoni ad archetto;
Spazio Scenico: palco o spazi alternativi; scaletta per salire sul palco di fronte al pubblico