Petrolio
Il racconto del Petrolio lucano
PETROLIO, scritto e interpretato da Ulderico Pesce, prodotto dal Centro Mediterraneo delle Arti, sarà presentato in prima nazionale presso il Teatro Argentina di Roma dall’11 al 16 settembre, all’interno del progetto “Ritratto di una Nazione”, ideato da Antonio Calbi, voluto dal Ministero della Cultura, per la regia di Fabrizio Arcuri. Nove regioni d’Italia raccontano “il lavoro” e ciò che oggi le contraddistingue. Gli interpreti coinvolti, tra i migliori attori del teatro italiano, sono Michele Placido, Giuseppe Battiston, Maddalena Crippa, Marco Martinelli, Ulderico Pesce e altri.
Petrolio narra innanzitutto la bellezza mozzafiato della Basilicata, fatta di boschi millenari, mare, calanchi, paesini bellissimi arroccati a strapiombo su fiumi o distese di grano, ma narra anche del giacimento più grande dell’Europa continentale collocato in Basilicata tra Viggiano e Corleto Perticara. Ulderico Pesce narra il petrolio lucano partendo da un personaggio, Giovanni, che lavora come addetto alla sicurezza dei serbatoi esterni del Centro Olio di Viggiano, e vive con la moglie e la figlia Maria in località Le vigne, di fronte alla fiamma dell’impianto ENI che da decenni brucia pericolosissimo H2S nell’aria.
Giovanni scopre che uno dei grandi serbatoi esterni ha una grossa buca dalla quale fuoriesce petrolio che si disperde sotto terra. Ha paura di parlare, di perdere il lavoro. Dopo mesi vede che il petrolio, camminando sotto terra, è arrivato alle porte della Diga del Pertusillo, un bacino artificiale che raccoglie acqua da utilizzare a scopi idrici in Puglia e nella stessa Basilicata nel Metapontino. Giovanni fotografa una enorme chiazza di petrolio nella diga ma continua a non dire nulla per paura di perdere il lavoro e delle reazioni dei suoi compagni di lavoro… prevarranno su Giovanni le logiche della conservazione del lavoro o quelle di conservazione della salute?