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No Scorie Nucleari

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Dissotterrata la tubatura, ben altro rimane da fare...

All'attenzione di :
Al presidente del Consiglio dei Ministri
Al ministro dell’Ambiente
Al presidente della Regione Basilicata
Al presidente della Sogin

Gentili Amministratori, alla luce di quanto ho scoperto durante lo studio per scrivere il testo teatrale STORIE DI SCORIE, unito ai cittadini che hanno sottoscritto l’appello che segue chiediamo:

- Il dissotterramento della tubatura lunga circa 5 km, che parte dal Centro Enea della Trisaia di Rotondella (MT) e sbuca nel mar Jonio, giudicata contaminata da liquido radioattivo dalla magistratura di Matera, a seguito di un incidente verificatosi a marzo del 1993; (vedi fotografia)
OBIETTIVO RAGGIUNTO

-Le dimissioni del Capo di gabinetto del ministero dell’Ambiente Paolo Togni che per conto del governo è tenuto a controllare quanto compie la Sogin nel campo nucleare di cui lo stesso Togni è vicepresidente. E’un conflitto di interesse vergognoso in quanto il Togni controllore governativo, deve controllare il Togni vicepresidente della Sogin.
OBIETTIVO RAGGIUNTO

- Il blocco di qualsiasi iniziativa governativa mirante alla riapertura di centrali nucleari sul territorio italiano e l'avvio di un serio progetto che vada verso fonti alternative;

- Come previsto dalle normative vigenti chiediamo la solidificazione delle circa 3 tonnellate di rifiuti liquidi radioattivi giacenti in due cisterne presso il Centro della Trisaia di Rotondella. Inoltre, chiediamo l’immediata sostituzione delle cisterne in oggetto poiché, avendo una durata ventennale, sono scadute, tanto che il 14 aprile del 1994 una di esse si è bucata lasciando fuoriuscire liquido radioattivo;

- La solidificazione delle 20 tonnellate di rifiuti liquidi radioattivi giacenti presso il Centro Eurex di Saluggia e la sostituzione delle cisterne che li contengono anch’esse scadute;

- La restituzione agli Usa delle 64 barre radioattive conservate presso la piscina di stoccaggio del Centro Enea della Trisaia di Rotondella, portate in Lucania negli anni ’60 e di tutto il materiale radioattivo che gli Usa hanno parcheggiato sul nostro territorio nazionale;

- La trasparenza delle informazioni, la creazione di un piano di emergenza e di evacuazione e inoltre un serio monitoraggio sulla salute delle popolazioni e dell’ambiente in tutte le aree dove sono presenti depositi nucleari; si chiede inoltre la riconversione dei medesimi depositi in Centri di ricerca di Energia Alternativa soprattutto alla luce di un rinnovato interesse verso il nucleare dimostrato dal governo in carica;

- L’annullamento del decreto 314/2003 secondo il quale il governo dovrà stabilire, dove costruire il deposito unico di scorie nucleari;

- Vietare qualsiasi dispersione di rifiuti sia solidi che liquidi provenienti dai depositi nucleari italiani ed il blocco immediato delle tubature di scarico di liquidi radioattivi nel torrente Arrone, nel fiume Po, nel fiume Dora Baltea, nel mar Tirreno e nel mar Jonio;

- La dismissione immediata dei reattori nucleari ancora oggi in funzione quali: l'RB3 (Montecuccolino-Bologna); il Triga (Casaccia di Roma); l'ESSO-R (Varese); il LENA (Pavia); il CESNEF (Milano) e infine il reattore nucleare del Centro CISAM (Pisa);

- Si chiede infine che il Governo dichiari il “disastro ambientale nel Mar Mediterraneo” ed agisca velocemente, con l’aiuto dell’Unione Europea, per cercare i relitti affondati (circa 60), carichi di rifiuti tossici e radioattivi, e li rimuova bonificando i fondali.

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  • laureando in ingegneria

    Avigliano, Italy

    Progredire significa anche salvaguardare. Non nascondiamoci da questa considerazione.
    Prima e' necessario prevedere e tutelarsi da eventuali rischi, poi si puo' passare a valutare e sostenere un progetto industriale, tutelando la salute dell'uomo e la decenza del territorio.
    Questo significa 'sviluppo sostenibile'.
    Da decenni, in Italia si e' ragionato al contrario.
    Alziamo la voce quando e' opportuno, non quando e' troppo tardi.
    Apriamo gli occhi, in nome dei nostri figli!

  • alianiello

    rionero in vulture, Italy

    Siamo noi, la pattumiera d'Italia.
    Cosi credono..ma una nuova luce sta aprendo questo cielo scuro!!
    Consapevoli della nostra grande terra, gridiamo in faccia a questi poveri cani rabbiosi:
    'A' TERRA Ie' A NOSTA E NUN S'ADDA TUCCa'.
    E' VERO,SIAMO UN PICCOLO POPOLO (DI NUMERO), MA CON GRANDI IDEALI!!!

  • Carra

    Roma, Italy

    Aderisco all'appello.

  • Saba

    Monasterolo del Castello, Italy

    Mi associo alla petizione.

  • Marenco

    Roma, Italy

    L'incapacita' assoluta di chi amministra questo paese e' scandalosa, e i vertici dell'ENEA (colonizzato da lobby sindacal-politiche) ne sono l'espressione piu' pura.
    Vedi conflitti al vertice ENEA (Rubbia contro Consiglio di Amministrazione) nei quali ognuno coltiva il proprio orticello e lascia andare tutto in malora.
    Chiamiamo i responsabili per nome e cognome: CGIL-CISL-UIL (colonizzatori politici dell'ENEA), Rubbia (Presidente), Lelli (Direttore Generale ff). E lanciamo un grido: mandi

  • Di Mattia

    Cerenova, Italy

    Di Terra ce n'e' una sola e, chi dovrebbe salvaguardarla per tutti noi, non mi sembra sia molto interessato, quindi grazie a Ulderico ed a tutti coloro che si impegnano contro l'inquinamento di qualunque specie...e cerchiamo di farlo tutti nel nostro piccolo.

  • Leprini

    Roma, Italy

    No comment!!!

  • Coletta

    Roma, Italy

    Sono estremamente preoccupato della situazione relativa ai 'RIFIUTI NOCIVI', ma sono anche estremamante convinto che la ragione umana avra' il sopravvento (almeno me lo auguro). Complimenti per la rappresentazione.

  • Calbi

    Genova, Italy

    Finalmente qualcosa di concreto in un mare di parole sotto al quale vogliono seppellire le scorie e la nostra salute,FACCIAMOCI SENTIRE!

  • Salvatore

    Tito, Italy

    Grazie Ulderico!

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