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Asso di Monnezza

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Al presidente del Consiglio dei Ministri
Al ministro dell’Ambiente

Gentili Amministratori, alla luce di quanto ho scoperto durante lo studio per scrivere ASSO DI MONNEZZA, unito ai cittadini sottoscrittori dell’appello
CHIEDIAMO:

-L'inserimento del REATO CONTRO L'AMBIENTE all'interno del Codice penale Italiano affinché venga perseguito, come nel resto d'Europa, con maggiore serietà. Oggi in Italia il danno all'ambiente riguarda solo il Codice civile, e di conseguenza molto spesso, il delinquente che provoca un danno all'ambiente se la cava con una semplice ammenda pecuniaria;

-Il divieto di apertura di nuove discariche come quelle a Palidoro, nei pressi di Fiumicino (RM), a Riano (RM), a Corcolle (VIII Municipio - Prenestina - Roma), a Terzigno (NA), a Senise (PZ), a Satriano di Lucania (PZ) ecc; la chiusura della discarica di Malagrotta (Roma), la più grande d’Europa, la bonifica definitiva di tutte le discariche utilizzate dallo Stato italiano e adesso dismesse quali quella di Giugliano (NA), Pianura (NA) ecc.; in alternativa chiediamo alla Stato italiano una politica ambientale che porti al riciclo e al riuso dei rifiuti che si può avere soltanto potenziando e sviluppando la RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA;

-La cancellazione di qualsivoglia aiuto finanziario governativo (CIP 6) per la costruzione di nuovi inceneritori e termovalorizzatori;

-La creazione di una Commissione Europea di inchiesta che indaghi sulle responsabilità del mondo politico italiano e delle infiltrazioni malavitose nella gestione del ciclo dei rifiuti in Campania. Nello stesso tempo si chiede di fare luce sulle responsabilità del Commissariato per l'emergenza dei rifiuti in Campania che ha avuto da gestire, in 14 anni, 2 miliardi di euro che, agli occhi di tutti, appare un furto istituzionalizzato visti i pessimi risultati raggiunti. Si chiede altresì che i responsabili dell'inefficienza vengano costretti alle dimissioni e a versare fondi propri a titolo di risarcimento dei danni creati alla collettività e all'ambiente;

-Visto che la Legge italiana considera il CDR "semplice combustibile" derivato dai rifiuti e ne autorizza l'incenerimento anche nelle centrali a biomasse;
-Visto che detto CDR è considerato dall' U.E. "rifiuto particolare" al cui interno sono presenti plastiche e derivati dal petrolio che non possono essere bruciati come semplici combustibili e senza i necessari controlli;
-Visto che l' U.E. il 22.12.2008 ha condannato l'Italia perché ha autorizzato detto incenerimento del CDR nelle centrali a biomasse:
chiediamo la sospensione dei lavori per le seguenti centrali a biomasse oggi in costruzione sul territorio italiano: Stigliano (MT), Mercure-Parco del Pollino (PZ), Pontinia (LT), Tricarico (MT), Fermo (AP), Fragnano (TA), Schieppe (PU).

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